Canali Minisiti ECM

L'impatto del Covid sul sistema cardiovascolare

Cardiologia Redazione DottNet | 12/09/2020 16:40

Oliva: "La SAo è il più comune difetto valvolare acquisito nel paziente anziano, interessando all'incirca 1 individuo su 8 di un’età ≥ 75 anni. L’esordio dei sintomi coincide con una drastica riduzione dell'aspettativa di vita"

Si terrà a Milano dal 14 al 17 settembre la 54esima edizione del Convegno nazionale di Cardiologia, promosso dalla fondazione De Gasperis che sarà segnata, ovviamente, dal Covid 19 e farà il punto sull’impatto del coronavirus sul sistema cardiovascolare. Sono attesi oltre 1300 specialisti alle sessioni in streaming.

Come sappiamo, il coronavirus colpisce soprattutto anziani e cardiopatici, che sono anche soggetti a rischio di stenosiaortica, altro tema caldo del convegno. «La SAo è il più comune difetto valvolare acquisito nel paziente anziano, interessando all'incirca 1 individuo su 8 di un’età ≥ 75 anni - spiega il coordinatore scientifico del convegno, Fabrizio Oliva, primario all’ospedale Niguarda di Milano -. L’esordio dei sintomi coincide con una drastica riduzione dell’aspettativa di vita che varia da 2-3 anni nei pazienti che presentano come prima manifestazione angina o sincope, fino a 1-2 anni nei pazienti che hanno come prima manifestazione lo scompenso cardiaco. La terapia della SAo è basata sull’impiego di due approcci alternativi tra loro, la sostituzione valvolare aortica elettiva (Surgical Aortic Valve Replacement, SAVR) e la TranscatheterAortic Valve Implantation (TAVI). La TAVI è oggi tendenzialmente l’approccio preferito nel paziente anziano, per via del ridotto tasso di complicanze e per una ridotta mortalità nel breve termine. Gli effetti benefici della TAVI sugli outcome a lungo termine sono invece meno chiari: nello studio PARTNER I, ad un anno dall’esecuzione della procedura, il tasso di mortalità era pari al 40%. dato suggerisce che per una quota di pazienti anziani l’intervento di TAVI o SAVR sia inutile o addirittura dannoso in termini di qualità di vita e prospettive prognostiche. Risulta dunque evidente come la sfida attuale della cardiologia e della medicina in genere sia quella di identificare in modo possibilmente accurato i pazienti che possano trarre benefici dalla procedura chirurgica (SAVR o TAVI) ed evitare invece la procedura in coloro nei quali l’intervento sarebbe futile. La possibilità di discriminare in modo efficiente il soggetto che potrebbe beneficiare dell’intervento rispetto a quello che invece non ne beneficerebbe ha ovviamente anche implicazioni economiche».

pubblicità

Al convegno di Cardiologia, si parlerà anche di sindromi coronariche croniche, visto che durante l’emergenza Covid 19 un cardiopatico su due evitava i controlli per paura del contagio e ciò rappresenta un gravissimo rischio, che la fondazione De Gasperis ha denunciato. 

Durante le diverse sessioni, si affronterà specificamente l’impatto del coronavirus su cuore e vasi: sullo sfondo ci sono scompenso cardiaco, shock cardiogeno e arresto cardiaco ma esistono «nuovi trattamenti farmacologici in grado di cambiare radicalmente la prognosi di questi pazienti» avverte il vicecoordinatore scientifico, Claudio Russo, primario di cardiochirurgia a Niguarda (Milano)».

Commenti

I Correlati

Lo rivela lo studio, pubblicato su Cardiovascular Research, condotto dai ricercatori dell'Irccs San Raffaele di Roma con l'Università di Roma La Sapienza e l'Università di Napoli Federico II

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

La ricerca dell'Università dell'Australia Occidentale, i risultati di una revisione sistematica e una metanalisi che ha esaminato 11 studi su oltre 24mila partecipanti

Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una patologia estremamente rilevante, la cui prognosi è simile ai tumori severi. In Italia a soffrirne sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età

Ti potrebbero interessare

Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una patologia estremamente rilevante, la cui prognosi è simile ai tumori severi. In Italia a soffrirne sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età

I fattori di rischio che minacciano la salute di cuore e arterie sono tanti ma gli strumenti per neutralizzarli non mancano

La valvola ha ricevuto il marchio CE† per l'impianto in pazienti con stenosi calcifica della valvola aortica nativa a tutti i livelli di rischio chirurgico e in pazienti con insufficienza di una valvola bioprotesica transcatetere o chirurgica per paz

Lo studio MINICAR “Management del paziente Ipercolesterolemico a rischio basso-moderato: quando il Nutraceutico corre In soccorso dello specialista CARdiologo” conferma l’efficacia di Liponamed per ottenere una significativa riduzione fino al 18% dei

Ultime News

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto